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CURIOSITÀNOTIZIESEO

Digital Marketing

Da 18 Marzo 2016Febbraio 8th, 2017Nessun Commento

 

LE STRATEGIE DI DIGITAL MARKETING

Cosa sono e come adattarsi agli ultimi aggiornamenti di Google & Facebook.

 

Secondo il digital marketing institute (D.M.I.) , il Digital Marketing è quella forma di marketing che attraverso l’utilizzo di canali digitali promuovere e/o commercializza prodotti e servizi ai consumatori e alle imprese.
Con il termine Digital marketing, si fa quindi riferimento ad una forma di commercializzazione interattiva il cui obiettivo principale sarà quello di:

  • Impegnarsi nella promozione dei prodotti e/o servizi forniti e del proprio marchio.
  • Raggiungere sempre nuovi contatti e convertire i contatti in clienti.
  • Aumentare le vendite attraverso vari canali quali internet, mobile, tv e radio.

Varie sono le attività annoverate nel digital marketing, tra cui l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), il search engine marketing (SEM), le campagne di marketing e marketing di e-commerce, social media marketing, ottimizzazione dei social media, e-mail marketing.
Ma si estende anche ai canali non internet che forniscono i media digitali, come ad esempio i telefoni cellulari ( SMS e MMS ).

 

 

SEO & SEM: Cosa sono?

seo

 

 

Esse rappresentano due dei cardini del digital marketing.
Con il termine Search Engine Marketing(SEM) si fa riferimento ad un ramo del web marketing che si applica ai motori di ricerca e che comprende il mettere in atto tutte quelle tecniche di web marketing che sono in grado di generare traffico qualificato verso un determinato sito web.
Lo scopo è quello di portare al sito web un incremento, tramite i motori di ricerca, del traffico in entrata il maggior numero di visitatori realmente interessati ai suoi contenuti tramite la ricerca di una o più parole chiave.
Mentre per Search Engine Optimization(SEO)”si intendono tutte quelle attività volte ad ottenere la migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider, al fine di migliorare (o mantenere) un elevato posizionamento nelle pagine di risposta alle interrogazioni degli utenti del web rispetto alla parola chiave ricercata.”

Da una prima analisi si può quindi affermare che la SEO è parte integrante del SEM e di conseguenza essi avranno alcuni elementi in comune e altri no.

I punti di raccordo tra di esse sono:

  • la reperibilità sui motori di ricerca.
  • le keyword: fare SEO e SEM significa sempre scegliere con cura le parole chiave che faranno da marcatore di un contenuto web.
  • la programmazione: entrambe si inseriscono in un piano di programmazione, di medio e lungo termine, volto al raggiungimento del R.O.I

Invece possiamo dire che gli elementi che li differenziano possono essere ricondotti ad uno solo: IL TEMPO.
Fare SEO guarda sia al breve che al medio e lungo periodo, per via delle continue evoluzione dei motori di ricerca:
più Google e gli altri search engine aggiornano i loro parametri di ranking, più le tecniche di ottimizzazione di cui si era a conoscenza potrebbero non bastare più.

Quindi chi lavora con la SEO “costruisce un contenuto online affinchè sia più facilmente reperibile oggi, aggiorna con costanza ciò che ha prodotto ieri e sa che tutto ciò che ha fatto potrebbe non essere sufficiente domani.”

Invece chi si occupa di SEM tende a costruire il proprio lavoro sul tempo presente, cercando di migliorare i risultati che in quella porzione di tempo gli sono richiesti.

Di conseguenza anche gli investimenti avranno una profonda differenza, in quanto chi investe in SEO per lo più investe in risorse umane, agendo così sul lungo periodo e ammortizzando il costo sostenuto da una società.

Contrariamente fare SEM, significa gestire budget che vengono allocati e spesi con una certa velocità.
Inoltre si investirà su figure professionali che si dedicheranno alla SEA, questo vorrà dire che i costi non saranno ammortizzabili se non l’investimento non renderà nel breve periodo.

Da tutto questo, si potrà capire l’importanza che ha la perfetta integrazione tra le due attività affinché entrambe diano risultati soddisfacenti.

 

 

 

REACH

 

 

Come già detto in precedenza il digital marketing, oltre che alla SEM e alla SEO, è composto da varie attività.
Tra di esse assume un valore molto importante il social media marketing.
Ovviamente parlando di social il primo al quale si fa riferimento è Facebook, ed è proprio di questo social che ci occuperemo, perlando di organizzazione di strategie digital marketing nei social.

Quando ci si imbatte nel termine reach, si starà parlando della portata: “il numero di persone “uniche” che vedono (e quindi possono interagire con) i tuoi contenuti.” In quanto non tutti i “fan” della pagina vedranno il contenuto e non tutti quelli che vedranno il contenuto saranno fan della pagina.
Le condivisioni, i like e i commenti non sono fini a loro stessi ma influenza l’algoritmo di Facebook, aumentando le capacità del post di essere distribuito sul social.

Esistono tre tipologie di reach:

  • organica: quante persone sono state raggiunte dal tuo post, poiché fan della pagina;
  • a pagamento: dopo aver pubblicato un post, lo sponsorizzi, ossia utilizzi denaro come se fosse doping per aumentarne le prestazioni e quindi raggiungere più persone (scelte con lo strumento “crea audience”);
  •  virale: il numero di persone che hanno visto il tuo post (o la tua pagina) menzionato in una storia pubblicata da un amico, oppure che hanno semplicemente ricevuto like e commenti da amici fan della tua pagina.

 

 

 

ELEMENTI SUI QUALI SVILUPPARE DIGITAL MARKETING SU GOOGLE E FACEBOOK

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Una buona strategia di digital marketing dovrà quindi essere strutturata su alcuni elementi imprescindibili:

  • Per quel che concerne Facebook sarà fondamentale la portata: Essa sarà influenzata da vari fattori, in quanto il social prende in considerazione i like, i commenti e le condivisioni.
    Hanno inoltre una rilevante importanza le foto, per esempio rispetto ai link, in quanto Facebook non ha molta voglia di lasciarti “scappare all’esterno” e gli utenti sono maggiormente propensi a guardare foto piuttosto che aprire link.
    Inoltre l’algoritmo tiene conto di fattori come l’oscuramento precedente di alcuni tipi di post o inserzioni da parte di un utente, delle persone (e quindi dei loro interessi) che si è scelto di smettere di seguire (perciò non compaiono più nella home), di priorità e/o di maggior interazione con alcune tipologie di pagine a discapito di altre.
    Quindi un sistema di condivisione su social media soddisfacente sarà in grado di pubblicizzare al meglio il mio sito web e garantirmi visualizzazioni costanti.

 

  • Invece l’investimento in ottimizzazione sui motori di ricerca è molto lungo.
    Se ho un sito web e voglio che migliori il suo ranking rispetto alle keyword che lo caratterizzano posso impiegare mesi prima che il sito stesso risponda a tutte le caratteristiche necessarie.
    Non potrò basare l’intera strategia di digital marketing solo sulla creazione di una campagna AdWords, dovrò soprattutto scegliere bene le mie campagne SEA e SEM.
    Se il sito è scritto con contenuti di scarsa qualità, se la navigazione tra le varie sezioni risulta incomprensibile o difficoltosa, se la costruzione in html non tiene conto del traffico da mobile essendo pesante da caricare per chi è arrivato tramite una ricerca sullo smartphone, il risultato sarà che quella grande affluenza cesserà nel momento in cui non investirò più in SEA perchè non avrò fatto nulla per rendermi credibile e favorire la permanenza nel presente e nel futuro sul mio sito.
    Se faccio SEO in maniera corretta un determinato contenuto, sia esso nuovo di zecca o datato, verrà sempre riproposto in cima alla SERP ogni qual volta le parole chiave scelte per connotarlo saranno ricercate da un utente.
    Fare SEO insomma significa lavorare con la credibilità di un prodotto editoriale, creando contenuti che piacciano al motore e che contemporaneamente piacciano anche al lettore.
    Ma la credibilità non ha alcun valore se non riesco ad ottenere l’esposizione massima dei miei contenuti a regolare scadenza.
    Fare SEM vuol dire attirare nuovo traffico verso il mio sito web, potremmo dire che che decreta quanto sia popolare un contenuto rispetto a determinate keyword.

 

 

 

I CAMBIAMENTI E LE INNOVAZIONI DI GOOGLE E FACEBOOK

 

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Come già detto in precedenza, una buona programmazione deve comunque essere monitorata e rinnovata con frequenza, in quanto sia Google che Facebook sono sempre soggetti a migliorie e cambiamenti.
Nella valutazione di una pagina Google ha iniziato a considerare le iconografie e ciò vuol dire che il motore di ricerca ha compreso che la semplicità può essere declinata anche attraverso la multimedialità.
Altri cambiamenti significativi riguardano i link a la sitemap di un sito, con la creazione di una pagina web che abbia come unico scopo quello di guidare un visitatore a navigare al suo interno con facilità.
Si tratta di variazioni che sottindendono ad un unico scopo: la linearità e la pulizia in ottica SEO.
Più una pagina sarà ricca di contenuti ma “povera” di comandi html sconclusionati, plug in java non determinanti e maggiore sarà velocità con la quale potrà essere consultata, specie su dispositivi mobili, e questo avrà un peso sempre più elevato nella valutazione dei contenuti web.

Una delle ultime innovazioni di Facebook riguarda per l’appunto la reach e in particolare quella organica.

Uno studio condotto da EdgeRank Checker ha evidenziato un calo del 9,4% della reach organica dei post su Facebook tra il febbraio 2012 e il marzo 2014.
Un altro studio, del febbraio 2014, condotto da Social@Ogilvy ha riscontrato che le pagine con più di 500 mila like contemplano, in media, una percentuale di portata organica del 2%.
Inoltre, a partire da aprile 2014, il numero totale di pagine che piacciono ad ogni utente sono cresciute in media del 50%.
Diventa così una guerra nel news feed, dove l’unica arma valida ed efficace si chiama “denaro”.

Quindi la reach organica sta riscontrando delle difficoltà perché l’algoritmo di Facebook (EdgeRank)sta mutando a causa della base utenti che continua a crescere.
Gli account aumentano, le pagine si moltiplicano, i gruppi pullulano perciò non si potrà avere tutto sulla propria pagina e bisognerà sacrificare qualcosa.

 

 

 

CON UN BUON DIGITAL MARKETING VIVI PER SEMPRE

 

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Raggiungere un utente, interessarlo e fare in modo di essere sempre rintracciabili nell’universo della rete è un requisito dal quale non si può prescindere.
Una strategia di digital marketing non può fare a meno quindi di investimenti nei motori di ricerca e sui social network.
Se la creatività è condizione necessaria affinché un suo post sia letto, condiviso e sfoci in una transazione con un potenziale cliente, non è affatto condizione sufficiente affinché il suo prodotto editoriale risulti competitivo.
Non si potrà mai essere in grado di raggiungere ogni singolo fan con i propri aggiornamenti, ma è possibile ottimizzare la propria strategia di contenuti con dei piccoli accorgimenti come:

• Costruire relazioni durature.

• Pubblicare ogni volta con un obiettivo.

• Cambiare spesso il vostro piano editoriale.

Ecco perchè una strategia di Digital Marketing integrata tra SEO e SEM e un buon utilizzo dei social sono l’ABC del digital marketing: per avere risultati bisogna necessariamente essere credibili e popolari allo stesso tempo.