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Boom dell’e-commerce in Europa: l’Italia è pronta per la sfida logistica?

Da 4 Luglio 2025Nessun Commento
Boom e-commerce in Europa: cosa succederà in Italia entro il 2030

L’e-commerce in Europa non è affatto in fase di rallentamento: sta entrando nella sua fase più strategica. Secondo lo studio “The E-commerce Boom Isn’t Over” di Prologis Research, la domanda online è destinata a crescere in modo costante, rivoluzionando i modelli logistici di intere filiere.
L’Italia si trova ora davanti a una scelta: investire in infrastrutture digitali e sostenibili oppure perdere competitività.

E-commerce europeo: crescita strutturale e nuovi fabbisogni logistici

La quota di e-commerce in Europa continentale si attesta attualmente attorno al 10%, ma si prevede un incremento fino al 13,4% entro il 2030.
Nel Regno Unito il tasso ha già superato il 32%, a dimostrazione di quanto margine ci sia nel nostro mercato.

Secondo i dati Prologis:

  • L’Europa necessiterà di 1,4–1,9 milioni di m² di nuovi spazi logistici ogni anno nei prossimi cinque anni.

  • In Italia, il fabbisogno stimato è di 3,3 milioni di m² aggiuntivi da qui al 2030.

  • La penetrazione dell’e-commerce in Italia crescerà dall’11% al 14,4%, rafforzando il ruolo dei magazzini regionali.

Cross-border e-commerce: il ruolo delle piattaforme globali

Il boom del commercio elettronico transfrontaliero sta accelerando la trasformazione.
Piattaforme come Shein, Temu e Aliexpress rappresentano già il 34% degli ordini in Spagna e hanno triplicato la loro quota in Germania dal 2022.

Queste aziende, con un modello direct-to-consumer, stanno spingendo verso:

  • logistica decentralizzata,

  • magazzini regionali,

  • inventario localizzato.

Una possibile riforma UE sull’esenzione fiscale “de minimis” potrebbe ridurre le barriere doganali e incentivare ancora di più l’arrivo di operatori internazionali, con effetti significativi sulla catena logistica.

Città e prossimità: l’urban logistics diventa strategica

Consegne in giornata o in 24h non sono più un extra, ma la norma per i consumatori digitali.
Per questo motivo, la prossimità ai centri urbani è fondamentale. Gli immobili logistici di nuova generazione dovranno garantire:

  • presenza urbana capillare,

  • modularità degli spazi,

  • ottimizzazione del last-mile tramite tecnologie intelligenti.

Innovazione, AI e sostenibilità: gli asset chiave della logistica moderna

Come dimostrato anche dai recenti sviluppi di Amazon, automazione e sostenibilità sono ormai criteri centrali.
Secondo Marco Colombo, Vice President Southern Europe Leasing di Prologis:

“Stiamo osservando una trasformazione strutturale delle catene di fornitura, spinta dalla necessità di maggiore velocità, resilienza e prossimità ai consumatori.  L’interesse per soluzioni flessibili e integrate conferma l’importanza strategica della logistica come leva competitiva.”

I nuovi poli logistici dovranno adottare:

  • robotica e intelligenza artificiale per l’efficienza operativa,

  • edifici green e operazioni a zero emissioni,

  • analytics predittiva e visibilità real-time per una supply chain trasparente e reattiva.

L’Italia deve cogliere l’occasione

Con una crescita attesa del mercato logistico per e-commerce che può triplicare entro il 2030, le imprese italiane hanno davanti una grande occasione.
Ma serve un cambio di passo, fondato su:

  • investimenti in digitalizzazione dei processi,

  • partnership pubblico-private per sviluppare infrastrutture logistiche smart,

  • attenzione a modelli flessibili, sostenibili e scalabili.

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