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Google Universal Analytics Addio – come prepararsi

Da 19 Maggio 2022Nessun Commento
Universal Analytics addio - copertina

Dal 1 luglio 2023 Google ha deciso di mandare in pensione Universal Analytics, il celeberrimo tool di analisi di dati per siti web. È vero, manca ancora più di un anno alla scadenza, ma è bastato questo annuncio per mettere in agitazione gli addetti ai lavori, che stanno già iniziando a prepararsi al cambiamento.

Sebbene Google abbia rilasciato la nuova versione dello strumento, Google Analytics 4, già nel 2022, molti specialisti e numerose aziende hanno continuato a preferire il suo predecessore, scoraggiati dai cambiamenti introdotti. Ora però non si può più scegliere, il passaggio di consegne si farà e bisogna anche fare in fretta. 

Universal Analytics passa il testimone

Google ha annunciato l’addio ad Universal Analytics il 16 marzo 2022, con quasi un anno e mezzo di anticipo, per permettere ai suoi utenti di prepararsi a dovere al cambiamento. Per passare a GA4, infatti, non è solo necessario effettuare un backup dei dati raccolti in precedenza, ma è importante prendere dimestichezza con il nuovo strumento. 

Analytics 4 introduce infatti una serie di novità che necessitano di un po’ di tempo per essere comprese e padroneggiate. Allo stesso tempo, diventa fondamentale iniziare il prima possibile a registrare i dati su questi nuovi parametri. Con un anno di dati già immagazzinati sarete sicuramente pronti ad affrontare il passaggio del testimone a luglio del prossimo anno. 

Cosa cambia

Rispetto ad Universal Analytics, GA4 introduce nuove metriche, ne elimina altre (come ad esempio il bounce-rate) e rimodula il funzionamento di alcune metriche preesistenti.

Ad esempio, Universal Analytics utilizzava i cookie per tenere traccia degli utenti che visitano un sito, questo metodo di tracciamento aveva però un grande svantaggio. Ipotizziamo, come spesso avviene, che un utente utilizzi diversi dispositivi durante la giornata, passando dal pc al tablet, al cellulare. In questo caso Universal Analytics non è in grado di riconoscere che la persona dietro questi accessi era solo una, ma li considera come tre utenti diversi. 

Al contrario, Analytics 4 è in grado di monitorare la navigazione di un singolo utente attraverso diverse piattaforme e dispositivi. I dati raccolti sono quindi più accurati e permettono di “seguire” un utente nella sua navigazione sul web. 

Più in generale, Universal Analytics basava la raccolta dati sul concetto di sessione, mentre GA4 utilizza un tracciamenti basato sugli eventi. Ciò influisce fortemente sulla struttura dei dati raccolti e ha conseguenze anche in fase di migrazione tra i due strumenti.

In queste righe non entreremo dei dettagli tecnici relativi al nuovo strumento, poiché abbiamo già avuto modo di parlarne in questo articolo, mentre in questo articolo abbiamo realizzato una guida facile ad Analytics 4. Ai fini di questa trattazione è invece più utile capire cosa succede con la migrazione da Universal Analytics a GA4.

Il passaggio da Universal Analytics a Analytics 4

Il passaggio da Universal Analytics a GA4 è semplicemente impossibile. Aspetta, non andare nel panico, mi spiego meglio. 

In effetti sarebbe meglio dire che la struttura dei dati raccolti da UA e GA4 è diversa e perciò essi non possono essere trasferiti. Perciò, quando si effettua l’upgrade ad Analytics 4 si creano nuove property prive di dati, i quali dovranno essere raccolti da zero.  

Queste operazioni non influiscono sulle property di Universal Analytics, le quali continueranno a collezionare dati in parallelo, fino all’interruzione del servizio. A questo proposito Google ha già dichiarato che le property UA saranno accessibili per altri 6 mesi, oltre la scadenza del 30 giugno 2023. Manca ancora però una data precisa. 

Le ragioni del cambiamento

Le ragioni del passaggio a GA4 sono strettamente legate alla nuova politica adottata da Google. Da qualche anno l’azienda di Mountain View ha infatti cambiato rotta, anche spinta dalle leggi emanate in numerosi Paesi, verso una maggiore tutela della privacy degli utenti del web. 

In Italia, ad esempio, da gennaio di quest’anno non è più possibile utilizzare i cookies di profilazione senza il consenso degli interessati (per chi fosse interessato, ne abbiamo parlato qui). Google stessa ha da tempo annunciato che, a partire dal 2023, il browser Chrome non supporterà più cookies di terze parti (qui in nostro articolo).

Non potendo più fare affidamento su questi preziosi strumenti, le cose erano destinate a cambiare. La tendenza spinge verso una sempre maggiore salvaguardia della privacy degli utenti, ma bisogna al contempo cercare di non penalizzare troppo le aziende coinvolte nel digital marketing. Senza un sistema valido di raccolta dati (che preservi al contempo la privacy utente), queste ultime vengono messe in seria difficoltà. 

Il nuovo Google Analytics 4 è stato studiato proprio con queste finalità, essendo esso in grado di lavorare sia in presenza di cookie, sia in loro assenza. 

Non c’è tempo da perdere

Il tempo per effettuare il passaggio da Universal Analytics a GA4 può sembrare tanto ma in realtà, come abbiamo visto, non è molto. Per non farsi cogliere impreparati è fondamentale implementare GA4 il prima possibile. 

Nella sezione News del nostro sito potrai trovare molte informazioni utili su Universal Analytics, Analytics 4 e tutto quello che riguarda il passaggio di consegne tra i due strumenti. Tuttavia, per sfruttarne a pieno le potenzialità, è meglio affidarsi ad un team di esperti competenti, sempre aggiornati sulle ultime novità, come noi di Digife

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